giugno 2007, Il Radico è in libreria: IO SONO NABORISTA

lunedì, marzo 26, 2007

Nabor - Primafila 3-4

Commento in arrivo... forse

giovedì, marzo 22, 2007

Una pallottola spuntata



Non ci sono pallottole nella busta che Bonnie e La Faina consegnano a un sorridente (finchè non incontra i giornalisti) Massimo Moratti. Il Presidente ha manifestato il piacere di essere informato sulla piccola grande realtà del Radico, un impegno suggellato dalla stretta di mano con la Faina.

Serenissima - Nabor 3-3


Se un pareggio si trasforma in una sconfitta negli ultimi minuti e una vittoria in un pareggio negli ultimi secondi, la Nabor ha imparato che per vincere in maniera normale deve puntare a stravincere. È questo l’insegnamento principale che emerge dai due minitraumi di Santa Valeria e Serenissima, al termine del recupero infrasettimanale di Cinisello Balsamo. Avversaria del mercoledì proprio quella Serenissima, da molti ormai ridenominata "Spantegatissima" a causa della sua situazione di classifica diciamo "poco serena". Non che la Nabor abbia molto da ridere in proposito, ma i differenti valori delle due squadre emergono presto sul campo. Come dimostra il simpatico siparietto "tifoso ritardatario-portiere Serenissima" inscenato dopo pochi minuti di primo tempo: “Allora, come va’? zero a zero?” - fa il primo. “Due a zero” - risponde il secondo. Ebbene sì, perché a metà del primo tempo la Nabor conduceva già per 2-0. Merito del tocco felpato di Davide, pescato con un taglio di campo calibratissimo dal Morryson l’Africano, di ritorno dal suo viaggio nella patria del kebab. E merito di Siry, colpo di testa su punizia pennellata, ancora dal Morryson. Molto più consistente però l’elenco dei gol divorati, che quando uno se li mangia vincendo 2-0 ci riesce anche a ridere su, ma che poi, quando esci dal campo avendo pareggiato, ti procurano un pochino di minifastidietto. Siry I e Siry II, Charlie I e Charlie II, Maurone. Tra incroci a porta spalancata, conclusioni sbilenche e tiri ravvicinati che sembrano carezze, si arriva al thè del Basa con qualche rimpianto, ma convinti di avere comunque la gara in pugno. "Non dire pugno se non ce l’hai nel sacco", diceva però il Trap. Una punizione deviata e un’incertezza mattiolesca regalano infatti il 2-2 ai padroni di casa, seguiti per l’occasione da un pubblico di gentlemen che ha rinunciato alla prima tv di Canale 5 pur di incoraggiare i beniamini di Cinisello. E a questo punto, un più che doveroso omaggio va fatto all’immancabile Zaio Joe e a Giusy, rappresentanti della Curva naborista. O avevano già visto Troy al cinema, o il Cuore Nabor non ha veramente limiti. Idolo del pubblico di casa sembra essere Bonnie, insultato senza motivo fin dal suo ingresso in campo. Ma come dice Matrix, “sono cose che ti gasano, perché vuol dire che ti temono”. E fanno bene a farlo. Davide se ne va sulla sinistra, mette in mezzo un pallone invitantissimo e poi chiama “Qualcunooooo!”. Quel Qualcuno spunta sul secondo palo, assumendo le sembianze di Bonnie, ed è 3a2. Sembra fatta, anche perché Bonnie sulla destra sfugge ad un paio di tagliole disseminate dal gigantesco 6 avversario e mette in mezzo per il Depa, che sfiora il quarto gol. Pochi istanti dopo, però, Bonnie si conferma il più rissoso della squadra, come ha sempre sostenuto Zaio, andando a chiedere spiegazioni su quel paio di tagliole direttamente all’amico 6. Lui, grande, grosso ma poco propenso all’ironia, risponde come avrebbe risposto un Navarro qualsiasi. Bonnie-Burdisso va al tappeto, si rialza e ciò gli vale ulteriori critiche, perché se ti stendono con un pugno, a Cinisello, è buona abitudine aspettare che l’arbitro conti fino a 10. Insomma, per tutta la Serenissima (e il suo pubblico), il cartone di Golia era un innocente buffetto e Bonnie un simulatore. “Poco mobile sulle gambe, ma dotato di un grande gancio”, sembra abbia commentato invece Rino Tommasi rivedendo la performance del difensore di casa. Il pareggio della Serenissima all’ultimo minuto, a questo punto, non fa che aggiungere sale alla merda che la Nabor è costretta ad ingoiare. Capita, non è un dramma. Anzi, con tutta la nostra sportività auguriamo alla Serenissima di poter incrociare sui ring dell’Open A squadre in grado di darle maggiori soddisfazioni. Magari anche giocatori della stessa taglia, eh?

domenica, marzo 18, 2007

Santa Valeria - Nabor 3-2

Non basta la soddisfazione di Bruce Malpeli, fiero dei suoi quando dichiara di aver visto "la miglior partita della stagione". L'amarezza resta comunque, quando la Nabor esce dal mini-stadietto per formiche (ma in sintetico) del Santa Valeria. Per come sono scaturiti i gol del Santa, per lo scarto finale (3 a 2) che non rispecchia per nulla quello che si è visto sul mini-campo, per il fatto che quest'anno la Nabor continua a perdere partite che non meriterebbe di perdere. La squadra dell'anno scorso, quella che o vinceva o prendeva le mazzate in maniera clamorosa, è scomparsa. Per fortuna è rimasto l'irresistibile Siry dello scorso campionato. In ritardo all'appuntamento in Plaza, riesce a riprendere la carovana naborista capeggiata dal carro di Freddy, guidato telefonicamente da un magistrale Ballero, già pronto a prestare la propria voce ai nuovi navigatori satellitari. Poi, in campo, impone prima la legge di Sir Alex (con un colpo di testa dei suoi su perfetto cross di Antonio) e poi quella di Di Canio (fermando il pallone con le mani per ben due volte per far soccorrere gli infortunati). Il Santa Valeria replica con una punizia deviata in rete e festeggiata dal solito Arciere con la moderazione che tutti gli riconosciamo; e poco dopo, sul buco difensivo di Bonnie, con il gol del 2a1 del suo terzino, al primo gol in vita, calciobalilla compreso. Ma la Nabor non ci sta. Diegone, in mezzo al campo, lotta e contrasta con un agonismo che in Inghilterra l'arbitro ti viene a stringere la mano, di solito. Ma Seregno non è in Inghilterra, e i giocatori del Santa iniziano a fare i Sergioni (con tutto il rispetto per il nostro vecho): perennemente a terra, lamenti continui, un'interruzione di gioco dopo l'altra. Ci pensa Davide a restituire interesse alla gara, con una prodezza da fuori area che deve aver visto da qualche parte in Sudamerica. 2 a 2 ed esultanza a mucchio, come ai bei tempi. Sembra fatta, il punticino a cui Malpeli punta ha già preso la Milano-Meda quando il culo del Santa prende la forma di un tiro mozzarella da fuori area: Mattio accompagna con lo sguardo, palla sul palo, danza beffarda sulla linea di porta e rete. Amarezza, che neanche tutto lo zucchero che Charlie ha versato nel thè riesce a mitigare.

martedì, marzo 13, 2007

Chi se lo ricorda?

Signore e signori, DanieliDavide.

lunedì, marzo 12, 2007

Esultanze



domenica, marzo 11, 2007

Nabor - Olimpia Mediolanum 2-1

2 a 1, e la Nabor va. La partita della verità, lo scontro diretto con i cugini-coinquilini, la prova di forza. Esame superato, e adesso, a +3 dalla zona calda, si torna a respirare. Siry-Depa sono l'antidoto naborista ad uno sciopero della vittoria che durava da Nabor-Stella Azzurra del 21 gennaio, e ora che lo spantegamento è lontano 3 punti si può tentare la risalita. Una prova di carattere e un impegno da squadra inglese di terza divisione: per il gioco, invece, ci si può accontentare di qualche sprazzo.
Ad esempio, della punizione tagliata con cui il Morryson imbecca la testa di Siry, che insacca sotto la traversa per il vantaggio. O della magia del Depa versione Zlatan (o versione De Paragujago?): palla difesa al limite dell'area, torsione immediata e palo-gol. La Nabor torna a vincere, a festeggiare i gol con le esultanze a mucchio, a credere nei propri mezzi. Finalmente!

Una domenica da incorniciare


Una settimana di chiacchiere e pronostici, una vittoria per 2-1 per mettere tutti a tacere. Finisce così la partita più attesa, quella che capitava a pennello per rispondere sul campo, con i fatti, dimostrando una volta per tutte la propria forza e la propria superiorità.
Ma soprattutto un segnale ai “cugini” che, oltre a fare morale, regala 3 punti di distacco in classifica. Prova di carattere doveva essere, e battaglia è stata. Con la conquista del campo fin dai primi minuti, le prove generali nel primo tempo e l’esplosione del tandem d’attacco di casa nella ripresa.
Il primo dei due, entrato in campo da poco, a dimostrare ancora una volta quanto sappia essere decisivo quando viene chiamato in causa. Umile, generoso, nonostante porti sulle spalle la responsabilità di un soprannome importante: gli viene chiesto di rispondere con il gol all’esclusione iniziale, e lui in silenzio regala la prima gioia ai suoi tifosi. Il secondo con l’imprevedibilità e la classe che tutti gli riconosciamo: prima un’ammonizione ingiusta per una simulazione inesistente, poi il riscatto con un colpo fulmineo dei suoi, ed è 2-1.
Il gol avversario, da tutti pronosticato fin da lunedì, non rovina di certo la festa, semmai aggiunge un po’ di sapore alla favola. Avanti così, Nabor, chevabéne.

ps: se poi vince anche l’altra squadra di Milano, è festa doppia!

martedì, marzo 06, 2007

L'Olimpia non molla

A quanto pare non siamo gli unici a poterci vantare di fare le "imprese". La cagona da retrocessione non ha svegliato soltanto la Nabor, e così pure l'Olimpia Mediolanum ha deciso di iniziare a strabiliare. Zero a zero con il Betzabea, finora forse la miglior squadra che si sia vista. Una risposta importante allo 0-0 naborista contro l'Ausonia, ex prima della classa, e un'altra settimana di condivisione del quartultimo posto.
Come capita sempre in questi casi, sarà quindi lo scontro diretto di domenica prossima a dirci quale 0-0 aveva più valore. La Nabor ospiterà gli "All Blacks" dell'Olimpia al Sambastadion in una partita che stavolta, sportivamente parlando, significa anche "vita o morte". Una classica del Csi che ci riporta alla mente l'inseguimento del Basa da parte di tutta la formazione avversaria, le lotte per il vertice della classifica quando si giocava in Open, ma anche lo scialbo 0-0 dell'andata.
Stavolta non potrà e non dovrà essere 0-0: perché chi vince allunga, in maniera importante. Chi perde resta impantanato.

domenica, marzo 04, 2007

La macchina del Sire...

... ha un psss nel radiatore. Questa la diagnosi a cui sono arrivati i 5 saggi riunitisi attorno al motore fumante della Punto-prosciutto-blu di Siry.
Ma andiamo con ordine: la Nabor sta tornando da Vimercate con il suo punticino tra i denti, e se la tradizione vuole che l'andata veda il consueto treno-di-macchine (con gara annessa a chi arriva prima al campo), per il ritorno ci si organizza in maniera indipendente.
La triade monta sul carro di Freddy, Charlie scappa via con Cristicchi appalla e il navigatore che lo guida soavemente, Zio Giò carica un buon quarto di Nabor sulla Zaiomobile e vola in Plaza.
C'è poi chi, come Depa, Davide, Diegone e Bonnie, preferisce l'avventura, e sceglie la Punto del Sire. Un giro turistico sperduti per l'hinterland milanese, superati in autostrada anche dai trattori, per arrivare al casello con il motore in fumo. Questione risolta con sangue freddo e acqua tiepida, raccattata ad un vicino Puntoblu. Ma soprattutto grazie ad una conoscenza impressionante del motore e della sua meccanica dei nostri 5 eroi. Se non ci credete, vuol dire che non avete mai visto Siry "sfumare" il radiatore bollente come il miglior Vissani alla Prova del Cuoco.

Ausonia Vimercate - Nabor 0-0


Dopo un girone d'andata senza botti clamorosi avevamo invocato il colpaccio, e la Nabor ha risposto alla grandissima. Fermare la capolista poteva sembrare uno "strano pensierino", per dirla alla Bruce, che però si è tramutato in realtà sotto il sole primaverile di Vimercate. La trasferta più mattiniera che il campionato Csi possa concepire (ritrovo in Plaza alle 8,30!) ripaga così i tifosi naboristi che hanno rinunciato a preziose ore di sonno, e i giocatori che ci hanno creduto dall'inizio alla fine. Non un centimetro di campo concesso all'avversario, difesa registrata alla perfezione, Mattio che si esibisce nelle uscite basse a valanga manco ci fosse Carelli dietro la rete a bacchettarlo. Per creare qualche serio pericolo in attacco, invece, bisogna aspettare gli effetti del thè "corretto" alle proteine di Gianluca. Un nettare che va subito in circolo nell'organismo di Bonnie, che entra e sfiora la prodezza alla Zlatan con un esterno volante che resterà l'occasione più ghiotta della partita. Termina 0-0, ma per la Nabor è un punto-salvezza d'oro. E per l'Ausonia un punto da non disdegnare. Lo dice pure Malpeli all'allenatore avversario, a fine gara: "Tranquillo, che il campionato lo vincete lo stesso...". Ma non l'aveva detto anche a quello del Betzabea?

venerdì, marzo 02, 2007

Davide avvisa l'Ausonia: "io come Martin Palermo"


"cari giovani della redazione, visto il momento particolare che la nabor sta attraversando ho deciso di andare dall'altra parte del mondo per carpire i segreti del calcio sud americano.
in particolare qui mi trovo negli spogliatoi del boca juniors....dove diego armando maradona ha ricevuto consigli per intenderci....
sono di fronte alla lavagnetta (mica tanto etta) dove carlos bianchi spiega i movimenti ai suoi (non so se avete visto il gol di martin palermo nella 1a giornata.....da dietro la metà campo....gliel'avrà spiegato lui????)
cmq nella foto ho schierato la difesa a 4....per rimanere fedele al credo malpeliano!
hasta la victoria!!!"