giugno 2007, Il Radico è in libreria: IO SONO NABORISTA

lunedì, novembre 27, 2006

Airone - Nabor 1-0

Cuore, determinazione e concentrazione assoluta. Queste le basi su cui la Nabor, nel primo tempo, prova a costruire la sua impresa nell'insiodiosa trasferta di Pioltello. A fronte di zero tiri in porta, però, si tratta di qualità che conviene rivalutare. "Per adesso è la miglior partita della stagione" - commenta Bruce all'intervallo, probabilmente sotto l'effetto delle sostanze disciolte nell'ottimo thè di Maurino (ai 4 frutti rossi, per rispettare la tradizione). Da un lato non gli si può dare torto: l'Airone è squadra tosta, non a caso in cima alla classifica, e la Nabor la affronta con un'accortezza che non è da Nabor. Non rischia quasi nulla in difesa, lotta nei limiti del possibile a centrocampo, insomma "tiene la cosa", per dirla in gergo malpeliano, nonostante la situazione d'emergenza. Viene naturale però chiedersi se tutto ciò abbia davvero un valore, nel momento in cui non si crea neanche un'occasione nell'arco di un tempo. Il dispiacere poi cresce, eccome, quando uno inizia a farci il palato, abituandosi all'idea dello 0a0, e l'Airone ti punisce. Basta un colpo di testa su calcio d'angolo per condannare la Nabor. Nessun forcing, nessun dominio da parte degli Aironi: soltanto un colpo di testa, proprio nel momento in cui la Nabor sembrava anche propensa a creare qualcosa in attacco. Finisce che, ancora una volta, le più grandi emozioni ce le regala la "maledizione del campo di Pioltello": un mini-rettangolo di gioco da cui è impossibile uscire in 22 contemporaneamente. A dare un seguito alla tradizione di espulsioni su quel campo ci pensa Maurone. Per fortuna, perché le tradizioni sono importanti e vanno rispettate. A partire da FestaNabor.

giovedì, novembre 23, 2006

FestaNabor, c'è già la data

Panettone is on the table, FestaNabor is at the doors. Con oltre un mese d'anticipo sul Natale, che anche quest'anno cadrà il 25 dicembre, Freddy e La Sandra si sentono già pronti per comunicare ufficialmente la data di FestaNabor: domenica 10 dicembre, ore 19,30.
Insomma, giusto il tempo di festeggiare il Santo più amato a Milano dopo San Siro e San Bataro, che sarà già ora di replicare onorando FestaNabor.
Per le adesioni, come sempre, comunicatele a Freddy nel corso della prossima partita, durante il time-out. Sapete che a lui piace così.

mercoledì, novembre 22, 2006

Una domenica insolita (dal diario di Siry)

Per una volta che la sveglia ci è amica, è tutto il resto a darci contro. Manca Mattio, manca Bonnie, manca Diegone, manca Basa, manca Lo Stefano, manca sempre il gioco, ci manca Carelli. C’è in compenso il blocco della circolazione, e con esso la paura di incontrare i classici vigilotti che aspettano queste occasioni per dimostrarti tutta la loro simpatia. Malpeli ha dato appuntamento al campo verso le undici, quarto d’ora più, quarto d’ora meno. All’appuntamento arrivano anche il vecchio e il bambino. Sergione e Fabry, la coppia meglio assortita dell’archeologia: dove c’è un Faraone, si sa, c’è sempre una Tomba. Il tempo di dire due o tre battute fra amici e siamo già alla chiama. Tutti intorno all’arbitro, il quale ad una prima occhiata distratta sembra sapere il fatto suo. Avrà occasione, una volta in campo, di farlo sapere. Tutto bene, Umberto Eco?
Fischio dell’arbitro, inizia la partita. I naboristi partono bene, supportati come sono dal dinamismo della coppia di centrocampo Morryson e Charlie. A sinistra Davide vede praterie di fronte a sé, e più di una volta cerca l’affondo personale; a destra Alby “Jigen” Borrello rimpiazza Bonnie prendendo spunto dai boscaioli dei monti del Tirolo: accetta la fascia destra, accetta le gambe degli avversari, accetta le decisioni arbitrali. Una vita di fatica! In attacco Depa e Luca creano quel giusto scompiglio che in qualsiasi altra squadra farebbe da preludio al gol. Noi naboristi, però, siamo gente strana. Perché segnare e andare a vincere quando hai la possibilità, in una stessa partita, di far divertire anche gli ospiti e di regolare gli intestini pigri di Malpeli e Ricci? BellaNabor dura giusto un quarto d’ora, minuto più, minuto meno. Da lì alla fine del primo tempo il campo diventa palcoscenico assoluto dei veduggini, che arrivano svariate volte fin nei pressi della porta giallogranata. I lavori straordinari non fanno paura al duo Maurino & Maurone, che tengono botta anche grazie alla tenacia del Ballero, che si destreggia a destra, e del Bellantonio, sul quale puoi contare per definizione, almeno al 50 per cento (questa è facile da capire). L’intervallo non serve sostanzialmente a nulla, se non a farci dire che manca il gioco. Charlie sconsolato beve il thè intonando “Nostalgia Carelli”, un vecchio successo di Albano & Romina Power. Si riprende il gioco, ma la musica non cambia. Entra Sergione al posto di Alby: Depa viene dirottato a destra e Morryson avanza per fare spazio a centrocampo al padre di Jacopino, ma continuiamo a faticare. Fatichiamo a impossessarci della palla, fatichiamo ad arginare le loro avanzate, fatichiamo e basta. Quando però il gol della sconfitta sembra maturo, ecco la reazione che non ti aspetti. I veduggini finiscono la benzina e la Nabor prova ad approfittarne: a scardinare la difesa ci pensa per ben tre volte il Capitano, che arriva lì lì per compiere l’Impresa. Un po’ di sfortuna e un po’ che non meriteremmo di segnare, il fischio dell’arbitro chiude una partita senza vinti né vincitori. Il più contento sembra essere Siry, in versione “ragno nero” smanicato con appendici (scarpe e guanti) bianche: ha lasciato la porta inviolata e può permettersi di buffonare il Morryson per il fatto che senza di lui in attacco non si segna. Ridi pure, caro Siriglio: domenica ti aspettano l’Airone e il suo campo di sassi. ‘Sti Casty!

martedì, novembre 21, 2006

Nabor - Veduggio 0-0

Bene ragazzi, siamo già a martedì e ancora non c'è un post sulla partita domenicale con il Veduggio (che mi dicono sia finita 0-0). Questo perché Bonnie non c'era, Robbinho non c'era, La Fayna non c'era, e Siry c'era, ma lui quando non segna le partite le elimina dalla sua memoria. Altri dettagli che si possono aggiungere sono la caviglia ancora malconcia del Mattio, la classifica che si mini-muove, l'assenza della bestia veduggina. Peccato, visto che Bonnie l'ha aspettato tutta la mattina travestito da Sambataro. Per stavolta, quindi, facciamo così: usiamo il blog del Radico come in realtà andrebbe fatto, e non solo per venire a vedere chi è l'ultima tifosa eccellente inserita nella galleria "Radico Collection". Chi ha qualcosa da dire sulla partita con il Veduggio, aggiunga un commento: un'azione da ricordare, una parata da sottolineare, una ziata da ziare... Commentate, per custodirne il ricordo.

mercoledì, novembre 15, 2006

Primafila - Nabor 1-2

La settimana più travagliata degli ultimi anni in casa Nabor (con la decisione di Robbinho di lasciare la squadra a causa delle incomprensioni con il tecnico) termina nella maniera più insperata: con una vittoria che fa morale, almeno per quel che riguarda la classifica e il campionato. Merita un discorso a sè, molto più ampio di una semplice parentesi, il capitolo Robbinho. Lui, che per anni è stato un capitolo della storia naborista, è fermo e deciso nella sua scelta: valuteremo se il blog del Radico possa essere lo spazio più adatto per discuterne.Le premesse della trasfertona di Primafila non sono le migliori, dunque: gli addii di Pippo e Robbinho, i punti che scarseggiano, la partita anticipata al mattino... Ci si mette pure Mattio, presentandosi in Plaza con una caviglia malconcia. Il tempo di valutare che non è il caso di rischiare, e Siry si ritrova con la maglia numero 1 sulle spalle. Il tempo di abbozzare tre o quattro lancioni dalle retrovie, e la Nabor si ritrova sotto di un gol. Situazione dalla quale, date anche le premesse già enunciate, difficilmente i naboristi sanno emergere. L'intervallo, infatti, si rivela teatro ideale per un improvvisato Processo: e se quello di Biscardi si divide tra Roma e Milano, quello naborista vede le sue due sedi presso la panchina e presso la rete dei tifosi. Non importa dove, l'importante è che tutti se la prendono con tutti. I difensori con gli attaccanti perché non attaccano e gli attaccanti con i difensori perché non difendono, con la sola eccezione di Siry, incolpevole in occasione del gol subìto. La realtà la conosciamo tutti: la Nabor non ha uno straccio di gioco (se non palla lunga per Siry, schema che però quando il Sire è in porta diventa rischioso da applicare), e allora ben vengano gli intervalli polemici se possono servire a risvegliare l'orgoglio granata. Si rientra in campo, e si respira un'aria diversa, fatta di passaggi (magari anche solo tentati, ma alla fine è l'idea quella che conta), di cuore e di grinta. Servono 3 tocchi per pareggiare: Davide dalla sinistra si accentra e trova Bonnie a destra, dopo il velo del Capitano. Palla in mezzo per il Morryson e 1 a 1. Le sorti dell'incontro sembrano rovesciate a favore dei naboristi, se non fosse per la severa espulsione ai danni di Viscomi e per il rigore fischiato poco dopo a favore dei Primafilini. Siry tra i pali fa il suo solito mulinello con le braccia, si alza e si abbassa sulle ginocchia, poi si tuffa alla sua sinistra e para!! Sulla respinta il rigorista si avventa per primo e cambia angolo, ma SuperSiry è pronto ad opporre l'altra mano con un colpo di reni commovente. "Quando ho visto Gulliver che si rialzava, ho avuto i brividi" - commenta Maurino con ancora negli occhi quella che finora è la scena più bella del campionato naborista. Un gesto capace di ricompattare un gruppo. Attorno al suo Sire e attorno a se stesso. A questo punto la Fortuna non solo si è sbendata, ma inizia a tifare Nabor alla grandissima. L'apoteosi quando il Morryson verticalizza in area, "Jigen" Alberto (l'unico giocatore che si scalda fumandosi una sizza) si abbassa e Luca insacca di sinistro, correndo a dedicare il gol a PapàMattio, come promesso, e trovandosi sommerso dall'abbraccio di tutti. E' la seconda immagine più bella del campionato. E' l'unico motivo valido che mi viene in mente per cui Robbinho dovrebbe tornare sui suoi passi.

lunedì, novembre 06, 2006

Nabor - Santa Valeria 1-2

Poteva essere la partita dei Supereroi. E' mancata solo la firma di SuperSiry, o di Highlander Sergione se preferite, e poi eravamo a posto. La rimonta della Nabor resta così incompiuta, e si materializza l'ennesima sconfitta per il gruppo guidato da Malpeli. Eppure il 9 del Santa Valeria ce lo ricordavamo tutti: sì, proprio lui, quello dei balletti. Lo stesso che l'anno scorso festeggiò il gol del 4-0 con una specie di merengue che avrebbe fatto venire il cagotto al Simo, si è ripetuto anche al Sambastadion. Stavolta però, al momento del gol, con la sobrietà che lo caratterizza ha deciso di fare il Robin Hood a due passi da Mattio, appena trafitto dal suo diagonale. Si inginocchia, tira fuori la freccia, prende la mira e scocca. Certe cose, per favore, lasciamole fare a Van der Meyde all'Highbury. Per la seconda frecciata, quella del 2-0, bisogna aspettare pochi minuti, e per fortuna non è Robin l'autore del gol, senò chissà cosa s'inventava. La Nabor gioca male, non ci sono attenuanti, ma questo ormai l'ha capito anche il piccolo Jacopino, alla sua prima apparizione da tifoso in posizione eretta. Eppure l'intervallo si rivela il momento della svolta. Bonnie non ci sta, a lui Robin Hood proprio non gli è andato giù, così come non aveva digerito il balletto del 4-0. E allora dichiara: "Se ogni segno faccio Zorro". Alberto, alquanto scettico, si offre per essere marchiato sulla pancia con la N di Nabor, in caso di gol, e ci infila dentro pure una cena come scommessa. Per Bonnie però non ci sono problemi: angolo del Morryson, tagliatissimo, saltano tutti e salta pure lui. Anzi, si butta sul secondo palo, come chiede sempre Malpeli quando spiega gli schemi. Letterale: si butta. Pettata e gol. Zorro Bonnie ha colpito, non gli resta che punire un incredulo ma divertito Alberto con il suo segno. Sull'1-2 la Nabor può sperare, ma gli assalti alla porta avversaria non si possono improvvisare e così i tentativi di SuperSiry e Highlander Sergione non si tramutano in gol. In quella circostanza solo l'UomoRagno avrebbe potuto fare qualcosa (prossimamente su questi schermi...)

venerdì, novembre 03, 2006

Chi trova un Diegone... trova un tesoro

Farfalla, Maometto, allungo scattoso e scatto allungato. Senza dimenticare, naturalmente, il programma di TCS a cui si stanno sottoponendo gli intrepidi Bonnie, Ballero e Robbinho. I metodi di Diegone cominciano a far scuola, tanto che, ad un recente incontro organizzato dalla Redazione del "Nuovo Calcio" sulla preparazione atletica ed il riscaldamento, ha potuto dire la sua, portando il caso della Nabor.
Una realtà amatoriale, certo, ma non per questo meno attenta alle metodologie di allenamento. Così ci descrive Vincenzo Pincolini (mica l'ultimo arrivato) nelle sue "Pagelle". E con lui concorda Rodolfo Tavana, altro guru in materia, che ha osservato con attenzione la dimostrazione pratica di Diegone sulla sua cavia prediletta, la Fayna.
Nell'articolo sul "Nuovo Calcio" leggiamo con piacere che "La Nabor opera individualmente sui concetti di riscaldamento, sottolineando come il mondo amatoriale debba essere attento alle prevenzioni".
O ancora: "In molti pensano che l'amatore non abbia una sufficiente cura dei suoi muscoli, che una volta arrivato al campo voglia soprattutto giocare, senza badare a nulla. Invece, con Diego Aversa, la Nabor, che disputa il campionato di Eccellenza del Csi, ha scoperto un tesoro...".
Insomma, la perfetta descrizione della realtà naborista. Non vi pare?