Airone - Nabor 1-0
Cuore, determinazione e concentrazione assoluta. Queste le basi su cui la Nabor, nel primo tempo, prova a costruire la sua impresa nell'insiodiosa trasferta di Pioltello. A fronte di zero tiri in porta, però, si tratta di qualità che conviene rivalutare. "Per adesso è la miglior partita della stagione" - commenta Bruce all'intervallo, probabilmente sotto l'effetto delle sostanze disciolte nell'ottimo thè di Maurino (ai 4 frutti rossi, per rispettare la tradizione). Da un lato non gli si può dare torto: l'Airone è squadra tosta, non a caso in cima alla classifica, e la Nabor la affronta con un'accortezza che non è da Nabor. Non rischia quasi nulla in difesa, lotta nei limiti del possibile a centrocampo, insomma "tiene la cosa", per dirla in gergo malpeliano, nonostante la situazione d'emergenza. Viene naturale però chiedersi se tutto ciò abbia davvero un valore, nel momento in cui non si crea neanche un'occasione nell'arco di un tempo. Il dispiacere poi cresce, eccome, quando uno inizia a farci il palato, abituandosi all'idea dello 0a0, e l'Airone ti punisce. Basta un colpo di testa su calcio d'angolo per condannare la Nabor. Nessun forcing, nessun dominio da parte degli Aironi: soltanto un colpo di testa, proprio nel momento in cui la Nabor sembrava anche propensa a creare qualcosa in attacco. Finisce che, ancora una volta, le più grandi emozioni ce le regala la "maledizione del campo di Pioltello": un mini-rettangolo di gioco da cui è impossibile uscire in 22 contemporaneamente. A dare un seguito alla tradizione di espulsioni su quel campo ci pensa Maurone. Per fortuna, perché le tradizioni sono importanti e vanno rispettate. A partire da FestaNabor.