giugno 2007, Il Radico è in libreria: IO SONO NABORISTA

domenica, febbraio 25, 2007

Nabor - Balsamese 1-1


Il CuoreNabor ricomincia a battere. Lentamente, ma batte. A salvarlo in extremis è il Morryson, che veste i panni del Dottor House e restituisce speranza alla classifica naborista quando ormai sembrava non esserci più nulla da fare. Alla Nabor era bastato infatti un minuto per complicarsi la vita: calcio d'inizio, palla persa, angolo conquistato dalla Balsamese e, sugli sviluppi, tiro della vita che va ad infilarsi all'incrocio dei pali. Dopo la chiama del sempre simpatico arbitro No-neck, il modo ideale per iniziare una partita.
Con il ricordo del 6-1 dell'andata, però, la Nabor prova a scuotersi, e Siry tenta la conclusione volante ben bloccata dal portiere avversario. Non è propriamente un assedio, ma comunque Mattio può tranquillamente farsi le unghie senza che l'attacco balsamese lo impensierisca troppo. Bisogna aspettare la ripresa perché la Nabor dia effettivamente l'impressione di poter pareggiare: diversi pasticci sotto porta, ma soprattutto la punizia millimetrica con cui il Morryson fa riaffiorare l'idea di una bella gita a Lurv, per disintossicarsi dalla sfiga. Palla a giro, parte bassa della traversa, riga, fuori. Bruce Malpeli in panchina si accende l'ennesima sizza, prende un bel respiro e poi comanda: "Ballero, gioca più avanti". Tradotto: difesa a 3! Ed è proprio dalle retrovie rivoluzionate che inizia a materializzarsi il miracolo. Maurone batte la sua prima punizione dritta dopo una settimana di sbananate (colpa del Carnevale, si dice), Siry prolunga di testa e il Morryson s'incunea in area, dove viene steso dal portiere. Schema Nabor, in 3 mosse. Dal dischetto, poi, è il Morryson a proporre il suo personalissimo schema: tiro, ribattuta del portiere e nuova conclusione del Capitano, stavolta in rete. Proteste dei balsamesi, ma inutili. No-neck non è il massimo della simpatia, ma il regolamento se lo ricorda ancora.

giovedì, febbraio 22, 2007

Allarme rosso, Nabor a picco


Riconoscete questa nave? Si chiama Nabor. La nuova classifica parla chiaro e, per la prima volta da qualche anno a questa parte, dice "retrocessione". Senza condivisioni, partite da recuperare o differenze-reti da usare come appigli: il quartultimo posto è tutto nostro.
Non ci eravamo abituati e fa specie vedere certi nomi sopra di noi, ma non è più il momento di fare calcoli. Dobbiamo essere fiduciosi e pensare al rosso. Domenica dovrebbe anche rientrare Siry, l'Uragano che anziché affondarci potrebbe risollevarci.
Viva la Nabor, viva la vita, viva l'Uragano Siry.

domenica, febbraio 18, 2007

Basterebbe un po' di buon senso

Darsi una mano a vicenda. Da anni il mondo del calcio lancia questo appello ai suoi protagonisti, calciatori e arbitri. Il fastidio nasce quando una delle due parti s'impegna per cercare di migliorare le cose, ma non trova nell'altra la collaborazione necessaria. Lungi dal voler fare troppo i seri (non è nello stile del Radico e forse non ne siamo neanche capaci), i fatti di Settimo-Nabor dimostrano quanto ancora siamo indietro. Mai vista una partita tanto corretta: falli di gioco nel limite della normalità, seguiti sempre da strette di mano e scuse sincere. Nessuno screzio tra i giocatori. Solo il giusto agonismo, che rende il provvisorio 1-0 ancora più emozionante.
A rompere le uova nel paniere, giusto per citare qualcosa di sferico senza cadere nella volgarità, ci si mette l'arbitro.
Prima, dimostrando zero buon senso quando un attaccante settimese, in uno slancio di onestà, ammette "Arbitro, l'angolo non c'è": niente da fare, sembra che per regolamento se una decisione è stata presa sia impossibile cambiarla, anche se si sa con certezza che è sbagliata.
Poi, espellendo Maurino per essersi tolto i guanti copri-anelli: o meglio, per averlo sentito (da una distanza di 40 metri) imprecare contro la scomodità dei suddetti guanti. L'arbitressa si immedesima in loro e non transige. Risultato: una partita corretta e vibrante rovinata. Un altro mattone aggiunto al muro che separa arbitri e giocatori.

Libertas Settimo-Nabor 2-1


E' l'ultimo minuto di gioco quando Charlie the Jaguar s'invola verso la porta avversaria. Attende l'uscita del portiere, è solo. Pallonetto, gol.
Certo, ci piacerebbe poter incentrare il commento sul gol di Charlie, che riesce nell'impresa di bucare l'imperforabile difesa del Libertas Settimo. Ad impedircelo sono però i due gol incassati dalla Nabor nei precedenti 70' di partita, che di fatto trasformano la zampata del Giaguaro di Cornaredo in una timida impronta lasciata quando ormai i conti erano già chiusi. E a proposito di conti, come non citare l'oste, o meglio l'ostessa (di certo non hostess) che ha avuto l'onore di regolarli.
L'ennesima arbitressa, perché il Csi le sforna di continuo, l'ennesima sconfitta per i naboristi. A questo punto non ne facciamo più una questione di capacità o incapacità, ma di sfiga. Con loro, la Nabor non vince. Il loro fascino maliardo ha ipnotizzato tutti: da Maurino, a cui Bruce regala la prima partita da attaccante, a Charlie. Il primo si trova sui piedi la palla del pareggio, ma si perde nel pensiero della dolce arbitressa che gli convalida il gol e tira addosso al portiere. Il secondo potrebbe servire il Depa solo in mezzo all'area, dopo un fantastico contropiede, ma si abbandona alla fantasia dell'arbitressa che si complimenta con lui per la generosità, e si fa anticipare sul più bello. Mettiamoci poi un miracolo del portiere settimese sul colpo di testa di Diegone diretto all'incrocio e un Mattio che, in occasione del secondo gol, era alla ricerca del colpo ad effetto con cui incantare l'arbitressa dopo la prodezza del collega, e farla sua. Beh, se lei è il tipo a cui piacciono le papere, è probabile che il prescelto sia stato proprio Mattio...

sabato, febbraio 17, 2007

Un bicchiere al giorno

Si rivede Lo Stefano, finalmente. Gli allena del venerdì non sono stati caratterizzati, come potrebbe pensare qualcuno, dagli eurogol di Dieguzzo, Depa o Maurino. Loro sono certezze, mentre la visita del Mister, ultimamente, non lo era più. Si è fatto desiderare. Noi l'abbiamo desiderato, e puntualmente lui si è presentato, con la sua carriola di consigli.
Ancora valido il metodo dei passi-lunghi-in-attacco, passi-corti-in difesa, o forse era il contrario, vabè. Fare pressi e usare la fedeltà sono ormai dogmi scolpiti nella mente di ogni buon naborista. Rivoluzione invece per quanto riguarda il profilo dietetico. Venuto a sapere che la partita con il Settimo si giocherà di pomeriggio, Lo Stefano ha infatti bocciato categoricamente il thè. Al suo posto, durante il pranzo, spazio ad un buon bicchiere di vino.

lunedì, febbraio 12, 2007

ER mejo der lunedì sera


Ormai l'abbiamo capita tutti la tattica della Nabor: risparmiarsi i gol alla domenica, per esibirli nella partitella d'allenamento del lunedì, facendosi belli davanti alla Nabor a 7. L'ormai classica sfida tra le due Nabor è diventato un appuntamento irrinunciabile: basti pensare che erano ben 7 i naboristi a disposizione di Malpeli per l'allenamento post-Corsico. Numeri che spiegano anche il calo di telespettatori per "ER-Medici in prima linea", serie tv seguitissima fino all'anno scorso e ormai allo sbando da quando la Nabor si allena alle 20,30.
La partitella regala infatti più emozioni di una rissa tra il dottor Kovac e Benton, o di una sbadata Weaver che scambia le supposte per zigulì alla fragola. A partire dalle ormai celebri ziate del Depa: il tacco in corsa alla Cris Ronaldo è ben collaudato, l'elastico con gol finale è stato la perla della serata. Come non citare poi il TrenoMerci Ballerazzi, così in forma da ricordare il Candela della Roma dello scudetto. O Maurone, autore del gol che apre le marcature. Morale: 8-3 finale che fa dimenticare per una sera le cattive notizie che arrivano dall'infermeria: Morryson con il polso fuori uso, Siry con il ginocchio a pezzi. "Contando che noi non segnamo mai e che il Settimo ha subìto solo 11 gol in campionato, direi che siamo messi bene", commenta Bruce Malpeli. E l'ottimismo vola.

domenica, febbraio 11, 2007

Nabor-Corsico 0-0

Basta una punta di bianco per stemperare la "bestia nera" Corsico e renderla, dopo 3 sconfitte in altrettanti precedenti, un po' più grigia. Un pari a reti bianche, appunto, che fa felice soprattutto Bruce Malpeli. "Un punto a partita e ci salviamo", era stato l'appello lanciato dal Mister negli spogliatoi, e i suoi sembrano averlo preso sul serio.
Lo 0-0 del Sambastadion è comunque menzognero, se preso come indicatore delle occasioni da rete create dalla Nabor e delle emozioni regalate dal match. Almeno 7, limpidissime, una per ogni meraviglia del mondo. Si parte con la meraviglia di Gianluca, la prima a scaldare la Curva (entrata al Sambastadion nonostante Sambataro non avesse montato alcun tornello nella notte). Con esperienza ed espressione del viso da "terzinaccio", Gianluca guadagna la trequarti e finta il cross in mezzo dalla destra. Lo finta così bene, e la mimica facciale è così ingannevole, che anche il portiere ci casca e si appresta all'uscita. Poi però sfodera un esterno destro alla Ronaldinho con cui va a colpire l'incrocio della porta rimasta incustodita. E non è finita: perché il portiere boccalone deve ringraziare la traversa anche sul colpo di testa del Depa, che anticipa tutti e fa gridare al gol per la seconda volta. Si prosegue con un doppio Morryson a botta sicura, con il sinistro di Antonio nel secondo tempo e con il replay di Antonio salvato sulla linea. I Corsi, dalla loro, rispondono con un diagonale insidioso su cui Mattio mostra a tutti quanto è lungo, e con un'imprecazione che li lascia in 10 per quasi un tempo. Nulla da fare, la Nabor non ne approfitta, e anche la cometa di Maurino, che tenta il colpaccio da fuori area, esce di un soffio.
Così, alla fine, è uno 00 tondo tondo: come le chiappe della Pellese, che con il suo culettino continua a beccare una scommessa dopo l'altra.
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giovedì, febbraio 08, 2007

Una cartolina dalla Bolivia

Rispolveriamo un messaggio lasciato da Davide qualche giorno fa, nel corso del suo viaggio in Sudamerica. Una boccata d'ossigeno rarefatto e un modo per caricare la truppa in vista del Corsico. Ecco la sua cartolina:

ciao a tutti, atleti naboristi....con questo mio contatto dalla bolivia faro' cmparire la stellina sul sud america, parte occidentale!!!me racumandi fate i bravi...qua il livello calcistico e' tremendo, ma l'altitudine la fa da padrona...dopo 2 passi si scoppia!!! davide

martedì, febbraio 06, 2007

Il valore della ziata


Altro che porte chiuse! Il campo d'allena di Plaza Perrucchetti può tenerle spalancate quanto vuole, le sue, che tanto il rischio di invasione da parte dei tifosi non lo corre. Erano ben 3 (tra cui Zio Giò), infatti, i curiosi accorsi ieri sera al campo, richiamati dal fascino dell'eterna sfida tra Nabor e Nabor a 7. Per la cronaca, si è imposta ancora una volta la Nabor di Malpeli, seppur di misura. Charlie ha strappato applausi con il suo sinistro volante più caldo che mai, il Morryson e il Depa hanno timbrato il cartellino come al solito, Bonnie, ex "perla nera", è stato ribattezzato "l'arma segreta", manco fosse Iaquinta ai Mondiali.
Le buone notizie in vista della probabile ripresa del campionato arrivano anche dal reparto arretrato: un paio di svarioni che fanno urlare Malpeli, controbilanciati dal culetto di Mattio in occasione di un clamoroso palo-palo, già battezzato in rete dal numero 1 naborista.
Ma se volete vedere Bruce veramente inviperito, dovete solo ziare. Tacchi, tacchetti, doppi passi e rabone. Zio Giò va in estasi, Malpeli fuma di rabbia. "Il calcio è geometria. E' un gioco semplice, fatto di azioni lineari. Non lo volete capire...". E sulla volata del Ballero, che all'ultimo minuto si proietta in attacco come un pendolino, finta e controfinta, salta il difensore e poi conclude malamente fuori da un metro, non può che fischiare la fine sconsolato.

giovedì, febbraio 01, 2007

Giro di boa: il punto di Tosatti


In vista del girone di ritorno, il Radico ha deciso di scongelare Tosatti per proporvi il suo appassionante Punto della situazione. Un emozionante viaggio tra numeri e statistiche alla ricerca della Nabor perduta, per provare a capire chi realmente siamo e cosa possiamo aspettarci dalla seconda metà di campionato, senza il bisogno di scomodare Sorrentino o la protagonista di "Medium". Tenetevi forte alla poltrona, si parte. A te, Giorgio.

"Il girone d'andata si conclude con una curiosità degna di nota: tutte le squadre del campionato hanno infatti giocato contro tutte le altre. Un dato che pare destinato a ripetersi, con grande probabilità, anche nel corso del girone di ritorno.
Analizzando più da vicino la situazione naborista, c'è un numero in particolare che deve allarmare giocatori e tifosi: i 17 punti collezionati in 15 partite, con una media di un punto e uno zinzinello a partita, frutto di 5 vittorie, 8 sconfitte e 2 pareggi: davvero una miseria. Specie se raffrontati alla scorsa stagione, quando la Nabor otteneva 15 punti dopo appena 5 partite giocate, più o meno alla fine di ottobre.
Di questi tempi, un anno fa, la Nabor era quarta in classifica, con 23 punti (6 in più degli attuali 17) ottenuti in seguito a 7 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, con una gara ancora da recuperare.
Oggi invece la Nabor occupa l'undicesima posizione (la sestultima se preferite) e si trova a 15 lunghezze dalla vetta ma, soprattutto, appena un punto sopra la zona retrocessione.
22 le reti segnate da un attacco che non ha nulla da invidiare a quelli delle prime, anche se l'exploit rappresentato dal 6-1 contro la Balsamese ha contribuito parecchio a gonfiare il dato, rendendolo poco attendibile. 24 quelle subite, dato più in linea con la posizione di classifica naborista: il doppio rispetto alle reti incassate da Airone e Betzabea. Lo stesso numero di quelle subite da Airone e Betzabea messe insieme. Piuttosto semplice calcolare la differenza reti, ma dato che il mio lavoro è anche questo ve la dirò io: -2, ottenuto sottraendo 24 a 22.
In quattro occasioni la Nabor non è andata in gol, tre le partite che hanno visto Mattio uscire dal campo immacolato, contro Olympia, Veduggio e Opera. Due gli 0-0 (Olympia e Veduggio), solo uno invece nel corso di tutta la passata stagione (a Magenta).
Particolare come la Nabor raccolga più punti lontano dagli orti del Sambastadion: 4 sconfitte in casa e 4 in trasferta, 1 pareggio in casa e 1 in trasferta, 2 vittorie tra le mura amiche e 3 fuori da esse. Insomma, nel caso della Nabor il "fattore casa" influisce quanto l'inserimento di Grimi nella rosa del Milan.
Il dato che fa più ben sperare in vista della lotta per la salvezza è rappresentato dagli esiti degli scontri diretti fin qui disputati dalla Nabor: su 5 vittorie, 4 sono rappresentate dai successi contro Serenissima, Stella Azzurra, Opera e Primafila, ossia le ultime in classifica. Contro le 7 sorelle che guidano il campionato, invece, la Nabor ha sempre perso. Uno scollamento notevole, una differenza di prestazione che inquadra la Nabor come una squadra "grande contro le piccole, ma minuscola contro le grandi". In vista del futuro si può lavorare certamente su questo aspetto, provando magari a rosicchiare qualcosa alle big. Il limbo naborista restituisce inoltre al largo successo contro la Balsamese (6-1) la dimensione di evento casuale e difficilmente ripetibile.
Incoraggiante la situazione in vista di un possibile sprint finale per la salvezza: nelle ultime 4 gare di campionato la Nabor se la vedrà in casa con Opera e Posl, a Cinisello con la Stella Azzurra, per poi chiudere con i Guerrieri al Sambastadion. Un calendario tutto sommato amico."