
In vista del girone di ritorno, il Radico ha deciso di scongelare Tosatti per proporvi il suo appassionante Punto della situazione. Un emozionante viaggio tra numeri e statistiche alla ricerca della Nabor perduta, per provare a capire chi realmente siamo e cosa possiamo aspettarci dalla seconda metà di campionato, senza il bisogno di scomodare Sorrentino o la protagonista di "Medium". Tenetevi forte alla poltrona, si parte. A te, Giorgio.
"Il girone d'andata si conclude con una curiosità degna di nota: tutte le squadre del campionato hanno infatti giocato contro tutte le altre. Un dato che pare destinato a ripetersi, con grande probabilità, anche nel corso del girone di ritorno.
Analizzando più da vicino la situazione naborista, c'è un numero in particolare che deve allarmare giocatori e tifosi: i 17 punti collezionati in 15 partite, con una media di un punto e uno zinzinello a partita, frutto di 5 vittorie, 8 sconfitte e 2 pareggi: davvero una miseria. Specie se raffrontati alla scorsa stagione, quando la Nabor otteneva 15 punti dopo appena 5 partite giocate, più o meno alla fine di ottobre.
Di questi tempi, un anno fa, la Nabor era quarta in classifica, con 23 punti (6 in più degli attuali 17) ottenuti in seguito a 7 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, con una gara ancora da recuperare.
Oggi invece la Nabor occupa l'undicesima posizione (la sestultima se preferite) e si trova a 15 lunghezze dalla vetta ma, soprattutto, appena un punto sopra la zona retrocessione.
22 le reti segnate da un attacco che non ha nulla da invidiare a quelli delle prime, anche se l'exploit rappresentato dal 6-1 contro la Balsamese ha contribuito parecchio a gonfiare il dato, rendendolo poco attendibile. 24 quelle subite, dato più in linea con la posizione di classifica naborista: il doppio rispetto alle reti incassate da Airone e Betzabea. Lo stesso numero di quelle subite da Airone e Betzabea messe insieme. Piuttosto semplice calcolare la differenza reti, ma dato che il mio lavoro è anche questo ve la dirò io: -2, ottenuto sottraendo 24 a 22.
In quattro occasioni la Nabor non è andata in gol, tre le partite che hanno visto Mattio uscire dal campo immacolato, contro Olympia, Veduggio e Opera. Due gli 0-0 (Olympia e Veduggio), solo uno invece nel corso di tutta la passata stagione (a Magenta).
Particolare come la Nabor raccolga più punti lontano dagli orti del Sambastadion: 4 sconfitte in casa e 4 in trasferta, 1 pareggio in casa e 1 in trasferta, 2 vittorie tra le mura amiche e 3 fuori da esse. Insomma, nel caso della Nabor il "fattore casa" influisce quanto l'inserimento di Grimi nella rosa del Milan.
Il dato che fa più ben sperare in vista della lotta per la salvezza è rappresentato dagli esiti degli scontri diretti fin qui disputati dalla Nabor: su 5 vittorie, 4 sono rappresentate dai successi contro Serenissima, Stella Azzurra, Opera e Primafila, ossia le ultime in classifica. Contro le 7 sorelle che guidano il campionato, invece, la Nabor ha sempre perso. Uno scollamento notevole, una differenza di prestazione che inquadra la Nabor come una squadra "grande contro le piccole, ma minuscola contro le grandi". In vista del futuro si può lavorare certamente su questo aspetto, provando magari a rosicchiare qualcosa alle big. Il limbo naborista restituisce inoltre al largo successo contro la Balsamese (6-1) la dimensione di evento casuale e difficilmente ripetibile.
Incoraggiante la situazione in vista di un possibile sprint finale per la salvezza: nelle ultime 4 gare di campionato la Nabor se la vedrà in casa con Opera e Posl, a Cinisello con la Stella Azzurra, per poi chiudere con i Guerrieri al Sambastadion. Un calendario tutto sommato amico."