Furto al Sambastadion. Non è il titolo dell'ultima impresa di Zero Zero Charlie, bensì il lapidario commento con cui Zio Joe riassume la prima gara post-natalizia dei naboristi. E se lo dice Zaio, possiamo stare certi che è così. Vincere fa sempre piacere, ma quando i tre punti si conquistano anche con una sana dose di culettino, bisogna avere il coraggio di ammetterlo. A facilitare il compito dei naboristi ci pensa la mira degli stellazzurresi, non propriamente dei cecchini sotto porta, ma la giornata verrà sicuramente archiviata e ricordata nel segno di Mattio, l'unico veramente in condizione. In seguito alla seduta d'allena di venerdì (caratterizzata dalla rana nella variante scattosa) i naboristi sembrano infatti gli zombie del video di Michael Jackson. Tutti tranne Diegone, assente poiché impegnato al corso di sciazzu, con cui spera di imparare a rimettere in piedi i compagni. Nonostante i riflessi bradipeschi e i muscoli che sprizzano acido lattico da tutti i pori, la Nabor riesce a trovare il vantaggio dopo appena 1', grazie a una precisa punizione dal limite calciata dal Morryson. E non appena la Stella Azzurra si riprende e inizia a far ballare il centrocampo naborista, arriva anche il raddoppio, firmato Charlie. Il Capitano vede il corridoione, il Giaguaro ci si tuffa e, a tu per tu con il portiere, rinuncia alla famosa "palomba alla Charlie" per aggirarlo e depositare nella porta vuota. Poi tocca a Davide affettare il campo, pescando Bonnie che manda fuori di un palmo il possibile 3-0. Partita chiusa? Manco per sogno, specie dopo il 6 gennaio 2006, quando la Stella Azzurra rimontò uno 0-3 in maniera liverpoollesca. L'1-2 in chiusura di tempo e l'espulsione di Gianlu nel secondo, infatti, danno fiducia agli ospiti, e per i dieci tifosi accorsi al Samba c'è poco da girare la testa, dato che si inizia a giocare in una sola metacampo. Antò salva un gol fatto sulla linea, Mattio respinge tutto il resto. E gli interventi di Maurone e Ballerazzi salvano la baracca nel corso dell'assedio finale. Il campionato riprende alla grande, e siamo tutti stanchi ma felici per il nostro piccolo "furto". Anche Sambataro: a lui toccategli tutto, ma non le sue stufe.
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