Maledetti rigori
L'amarezza di perdere ai rigori è qualcosa che finchè non provi sulla tua pelle non puoi capire fino in fondo. Tutti quanti ci siamo immedesimati almeno una volta in Roby Baggio a Pasadena o nello Shevchenko di Istanbul. Ma finchè non sbagli un rigore decisivo con la Nabor, non puoi capire fino in fondo. Ci abbiamo creduto, abbiamo lottato (quasi) alla pari con un avversario che sembrava dovesse annientarci, da come si erano messe le cose nei primi minuti. Dopo il vantaggio dell'Unipul, oltretutto in fuorigioco, sembrava finita. Ed invece è uscito il carattere della Nabor, che non ha brillato ma ha concesso poco, capitalizzando una rimessa laterale: Roby mette in mezzo, Siry spizza di testa, Bonnie s'intrufola e ancora di testa mette dentro da un metro. Ironia della sorte, ai rigori sbagliano proprio Roby, Bonnie e Siry.
Certo, all'Arena ci andiamo lo stesso. Ma dopo aver accarezzato il sogno della finale così a lungo è dura andarci con spirito festoso. Personalmente, solo la presenza in tribuna del nostro "abbonato ad honorem" Massimo Moratti potrebbe dare un senso alla finalina.
Bonnie